Patrizia Mirigliani

Una conduzione rigorosa del Concorso, che mette al primo posto la correttezza, il rispetto delle regole, l’etica; la tutela della donna e della sua dignità; la difesa della tradizione e, di pari passo, il suo ammodernamento, anche tecnologico: così – sotto la guida di Patrizia Mirigliani – Miss Italia, giunta alla 74.a edizione, si presenta con la sua storia e la sua intatta popolarità. Il Concorso, creato da Dino Villani, condotto per quasi mezzo secolo da Enzo Mirigliani, racconta l’evolversi del costume del nostro Paese, rimanendo l’appuntamento delle famiglie italiane, con circa ventimila ragazze partecipanti, 650 selezioni, dai piccoli borghi alle piazze delle grandi città. E, soprattutto, con le serate di Raiuno, la rete ammiraglia del servizio pubblico che, da 25 anni, dedica una grande attenzione all’elezione della vincitrice.

I commentatori che seguono annualmente questa manifestazione sono unanimi nell’osservare che i Mirigliani hanno fatto di una rassegna, ritenuta simbolo della leggerezza e dell’effimero, un modello di comportamento, di serietà e di onestà. La nuova dirigente ha poi dato alle Finali di Miss Italia l’impronta di una moderna Accademia nella quale le miss, insieme alle ‘tecniche della bellezza’ (il trucco, l’abbigliamento, l’acconciatura), apprendono il valore della disciplina, del buon comportamento e della preparazione. Si tratta di un aspetto molto apprezzato, in particolare dalle famiglie delle ragazze.

Patrizia Mirigliani, nata a Trento il 27 ottobre 1952, è figlia di Enzo, lo storico patron con il quale ha a lungo lavorato, rimanendogli accanto con discrezione, sostituendolo poi, agli inizi degli anni Duemila.

L’imprenditrice, che ha un figlio, Nicola, 24 anni, impegnato nella Tv Web del Concorso, si è rivelata saggia, moderna, sempre protesa al rinnovamento, ideatrice di eventi, determinata nella difesa del proprio lavoro e della manifestazione che dirige.

Apprezzata in modo unanime, svolge quotidianamente la propria attività come una missione, quella di non deludere le ragazze che hanno voglia di mettersi in gioco. Da ragazzina il suo mito era Marisa Belisario, una donna di valore, di grande umanità e semplicità. “Mi piacerebbe – riflette – che le imprenditrici fossero tutte come lei, lontane dai presenzialismi e sempre vicine alla gente”.

Alcune sue iniziative hanno fatto clamore (le porte chiuse alle ragazze minorenni, i nuovi titoli dedicati allo sport e al Fair Play, l’apertura alle candidate con la taglia 44, il bon ton delle ragazze, il rigido rispetto dell’art.8 del regolamento che, tra l’altro, vieta la partecipazione a concorrenti apparse in foto di nudo); altre fanno parte della storia di tutti i giorni (la prevenzione dei tumori al seno, il modo di fronteggiare l’anoressia, l’adesione ai temi sociali e alla solidarietà).

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L’IMPEGNO DI PATRIZIA MIRIGLIANI

Prevenzione dei tumori al seno. Il Concorso collabora con il presidente della Komen Italia Riccardo Masetti nell’opera di prevenzione dei tumori al seno delle donne. La stessa organizzatrice è stata ‘ambasciatrice’ dell’Associazione, mentre le sue miss hanno partecipato in varie occasioni all’evento ”Race for the cure – in corsa contro il cancro” che si tiene ogni anno a Roma. Nel 2008, nel “Villaggio di Miss Italia”, a Salsomaggiore, è stato ospitato un Centro medico di Komen dove 1500 donne della provincia di Parma – alcune per la prima volta – si sono sottopose ad uno screening preventivo del tumore al seno.

L’esclusione delle minorenni. Nel 2002 Miss Italia fa un passo importante e pone un limite d’età alle più giovani partecipanti: 18 anni compiuti entro il 31 marzo dell’anno successivo a quello dello svolgimento. Ma la decisione dell’organizzatrice è ancor più netta nel 2011: la maggiore età deve essere compiuta all’inizio delle selezioni. Ciò significa che non vedremo più una minorenne presentarsi in televisione a Miss Italia.

L’apertura alla “taglia 44”. All’inizio del 2011, Patrizia Mirigliani ufficializza l’ammissione alle selezioni delle ragazze con la taglia 44,. La nuova tendenza è un segnale positivo che entra subito nel cuore della gente. Commenti favorevoli, raccolti dal londinese Daily Mail, anche all’estero. “Non stiamo parlando di frivolezze – scrive Lina Sotis sul Corriere della Sera – ma di un cambiamento etico-estetico, cioè di liberare le ragazze dal dogma della magrezza a tutti i costi. E aiutarle a ritrovare una bellezza senza schemi, cioè quella, rivoluzionaria, della normalità smarrita”.

Campagne contro l’anoressia. Fin dai primi anni ‘90, Miss Italia si impegna in campagne contro il problema dell’anoressia, particolarmente preoccupante nel modo giovanile femminile. Nel corso delle principali selezioni, in tutte le regioni, vengono diffuse comunicazioni – molte volte alla presenza di personale medico – allo scopo di mettere in risalto i pericoli di tale malattia.

Solidarietà. Patrizia Mirigliani devolve dal 2005 al ‘Villaggio della Gioia Onlus’ del missionario passionista Padre Fulgenzio Cortesi i proventi del televoto del programma televisivo su Miss Italia spettanti alla propria organizzazione. E’ un gesto di solidarietà apprezzato dal religioso, che ha dedicato il proprio impegno ai bambini orfani di Dar es Salaam, in Tanzania.

I nuovi Media. Si deve alla ‘patron’ la nascita nel 2009 di Miss Italia Channel, la tv sul web del Concorso, per la quale, l’anno dopo, è stato realizzato l’originale format di ‘My Fair Miss’. Sempre di Mirigliani è stata la volontà di aprire Miss Italia al mondo del web e, in particolar modo, alla comunicazione multimediale offerta dai Social Network .

I 70 anni di Miss Italia. Sono stati celebrati con un libro edito da Mondadori, con saggi di Edmondo Berselli, dal titolo “Miss Italia 1939-2009: Storia, protagoniste, vincitrici”, oltre 300 pagine e 500 fotografie. E’ una documentazione unica, storica, un grande regalo fatto da Patrizia Mirigliani al padre, Enzo, la Mostra “Da Dino Villani a Mirigliani”, allestita nel 2005 a Salsomaggiore. Un’altra esposizione di grande suggestione è stata quella dedicata, nello stesso anno, alle corone delle vincitrici del titolo, aperta in Piazza del Popolo, nella Capitale, meta per un mese di turisti e romani, e poi diventata itinerante.

La nascita di Miss Italia Sport e Miss Fair Play. Sono due titoli, nati nel 2011, molto ambiti visto che la maggior parte delle ragazze pratica oggi uno sport con impegno e regolarità, non solo come hobby. Il primo titolo è stato vinto da Susanna Cicali, campionessa nella disciplina della canoa. Il Fair Play è entrato nel Concorso come idea vincente di principi che sono alla base della manifestazione: vince Sara Izzo, di Roma.

Il Bon ton delle ragazze. Una miss – ecco le regole del buon comportamento – deve leggere almeno un quotidiano, saper dibattere e discutere i temi del giorno, compresa la politica e l’economia, non solo i gossip. E, poi, no ai tatuaggi che alterano il corpo e l’immagine di una persona. No, analogamente, alle extention eccessive, al piercing visibile, alle lenti a contatto colorate, ai rifacimenti fisici vistosi.

“Nudo artistico e nudo sconveniente”. L’esclusione di tre ragazze da Miss Italia 2011, in seguito alla pubblicazione in Internet di foto di nudo e seminudo, ha aperto una polemica sulla stampa e sul web: l’articolo 8 del Regolamento del Concorso è ancora al passo dei tempi?. Il dibattito è aperto.

Il calendario di Miss Italia. E’ un altro progetto della ‘paytron’, un album di qualità, non in vendita, senza nudità, senza pubblicità, visibile e utilizzabile solo sul sito del Concorso. Protagoniste, a partire dal 2003, sono le miss in possesso del titolo. Autori: il maestro Gianni Berengo Gardin, Lorenzo Bringheli, Tiziana Luxardo, Gianmarco Chieregato, Marino Parisotto, Bob Krieger, Claudio Porcarelli per il 2013. Il Calendario del 2012, presentato in Senato, è invece dedicato alle donne infortunate sul lavoro, con immagini di Luxardo, ed è stato realizzato da Anmil, Inail e Miss Italia.

Nasce “Miss Italia mind”: è un’indagine progettata dalla psicoterapeuta Maria Rita Parsi che vede interessate le miss. Dal risultato nascerà un book intitolato “Miss Italia mind”.

Un convegno sulla bellezza. Alle finali del 2010, l’organizzatrice ha riunito a Salsomaggiore ‘tecnici della bellezza’, esperti, medici, storici del costume e giornalisti per stabilire i nuovi canoni estetici femminili. Molto interesse ha suscitato la presenza di medici e ricercatori che hanno sottoposto le finaliste a misurazioni del volto a livello tridimensionale, individuando – per mezzo della fotogrammetria e la virtualizzazione dell’immagine – lo stereotipo attuale della bellezza.

Una ricerca dell’Università su Miss Italia. “Il fascino di Miss Italia attraverso il filtro della scienza e l’occhio dell’emotività” è il tema di una ricerca e di un libro, di prossima uscita, dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma con la partecipazione di altri Atenei. Gli autori, i professori Roberto Deli, Alberto Laino, Raoul D’Alessio e Luigi Maria Galantucci.

La presenza delle miss in televisione – Miss Capri Hollywood. Mirigliani ha agevolato l’ingresso di ragazze meritevoli in televisione, come è il caso di Miriam Leone e, prima ancora, Francesca Chillemi, Cristina Chiabotto ed altre. Un dato: nel mese di gennaio 2012, dieci Miss Italia erano protagoniste sui nostri teleschermi, mentre grande risalto ha avuto sui Media l’elezione, il primo gennaio scorso, di Miss Capri Hollywood, Sara Guidetti.

Alla fine del 2012 rende omaggio alla memoria di suo padre Enzo Mirigliani in un docu-film presentato nell’ambito del Festival Internazionale del Film di Roma 2012. La pellicola, nata da un’idea del figlio Nicola Pisu e con la regia di Simone Di Maria, racconta la storia del patron di Miss Italia, dal lato del privato. All’evento di presentazione del film, in omaggio a Mirigliani hanno sfilato sul red carpet del festival 100 miss della storia del Concorso, capitanate da Gina Lollobrigida e dall’attrice Caterina Murino.

2013: Miss Italia sostiene l’Associazione Gruppo Idee che opera nel laboratorio “Ricuciamo” della casa circondariale femminile di Rebibbia. Le detenute-lavoratrici hanno realizzato la collezione Neroluce che il 6 marzo è stata presentata, sempre all’interno del carcere di Rebibbia, con Miss Italia come testimonial e d’eccezione. La Miss ha sfilato con le detenute indossando un abito sartoriale appositamente creato per lei.

2013: “Talking Stalking” Il Concorso Miss Italia si schiera accanto all’Associazione a difesa dei consumatori Codacons contro lo stalking, che colpisce in modo particolare le donne, e aderisce all’iniziativa appena messa in moto con l’istituzione di uno ‘sportello’ (telefonico e via mail) a cui può ricorrere chi è vittima di condotte persecutorie.

Ormai da diversi anni Miss Italia fa visita all’ospedale Meyer di Firenze e al reparto pediatrico dell’ospedale Sant’Andrea di Roma, dove anche quest’anno, in occasione dell’Epifania, la Miss in carica ha fatto dei doni ai bambini ricoverati.

RICONOSCIMENTI

Estate 2008 – Montecarlo, Fernanda Casiraghi, presidente dell’AIIM, l’Associazione degli Imprenditori Italiani nel Principato di Monaco, ha consegnato all’organizzatrice di Miss Italia un riconoscimento attribuito alle “professionalità italiane che si distinguono a livello mondiale”.
Novembre 2011 – ‘Premio Donna di Successo‘, conferito a Patrizia Mirigliani dall’Accademia Europea per le Relazioni Economiche e Culturali (AEREC).
8 marzo 2012 – in occasione della Festa della donna, ha ricevuto in Campidoglio, a Roma, il Premio “Venere Capitolina“, “riconoscimento riservato ad alcune prestigiose rappresentanti della realtà femminile contemporanea”.
Novembre 2012 – riceve l’onorificenza di Commendatore al Merito della Repubblica in riconoscimento delle benemerenze acquisite come imprenditrice e organizzatrice di Miss Italia. L’onorificenza, firmata dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano e dal Presidente del Consiglio dei Ministri Mario Monti, è avvenuta nel corso di una cerimonia a Roma premia l’impegno nella società civile ed alcune iniziative a favore dell’etica di Miss Italia e della tutela dei valori delle partecipanti. Anche il padre, Enzo Mirigliani, ha ricevuto lo stesso titolo nel 1999.