Storia e Enzo Mirigliani

I 75 ANNI DI MISS ITALIA: DA DINO VILLANI A ENZO E PATRIZIA MIRIGLIANI

Il concorso Miss Italia, il più semplice dei giochi, nato come raccolta di fotografie sui giornali prima della guerra, occupa negli anni Duemila siti Internet e i social network ed ha una sua Tv Web, Miss Italia Channel. (http://www.missitaliachannel.tv) La manifestazione, attraverso gli anni, ha conservato ed arricchito la sua identità di iniziative, cambiamenti, mode. Dai primi tempi delle Miss Sorriso, al dopoguerra – quando aiutò a dimenticare le difficoltà quotidiane – al periodo del boom, agli anni della contestazione, fino a diventare un evento televisivo ed un fenomeno sulla rete durante tutto l’anno. Miss Italia appartiene alla cultura del nostro Paese, fa parte dell’immaginario collettivo perché racconta la storia di ragazze comuni che diventano star: una favola vissuta nelle piazze italiane, davanti ai riflettori della televisione e sul web; un’occasione non solo di lancio nel mondo dello spettacolo, ma in quello più generale del lavoro. Basta guardare l’elenco di quante hanno partecipato e sono poi diventate famose, a partire da Sofia Loren. Il Concorso è stato guidato dal 1959 da Enzo Mirigliani, custode discreto ed entusiasta della bellezza italiana, indiscusso patron della manifestazione: nel corso degli anni ha saputo renderla sempre viva e attuale, proponendo anno dopo anno un sano e pulito modello di “bellezza”, rappresentando con precisione le aspettative, le tendenze, i valori e anche i sogni di migliaia di ragazze. La figlia Patrizia lo ha poi sostituito nel 2003, introducendo nel Concorso molte innovazioni, dai calendari di Miss Italia (alcuni anche a scopo di sensibilizzazione) realizzati da grandi fotografi, all’introduzione della taglia 44, al bon ton delle miss, fino al rifiuto del bikini in tv per le ragazze. È il 1939 quando la quattordicenne Isabella Verney è eletta Miss Sorriso, vincendo una selezione fotografica ideata da Dino Villani, con la collaborazione dello scrittore Cesare Zavattini, per sponsorizzare una marca di dentifricio: le foto delle concorrenti vengono pubblicate sui settimanali “Il Milione” ed “Il Tempo” e l’iniziativa diventa quasi un fatto nazionale.

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Dopo la pausa della guerra, riprende il Concorso, questa volta non più solo fotografico, ma con il raduno delle ragazze e la sfilata in passerella: nasce Miss Italia ed è il 1946. E’ il periodo di Stresa (quattro anni di seguito e poi nel 1958): può ospitare la manifestazione poiché la guerra non ha arrecato danni ai grandi alberghi del lungolago ed è facilmente raggiungibile da Milano. Nel 1947, epoca d’oro per il cinema, vince il titolo Lucia Bosè, commessa nella pasticceria “Galli” di Via Victor Hugo, a Milano, banco dei marrons glàces. Viene preferita ad altre future star del cinema italiano: Gianna Maria Canale, seconda classificata, Gina Lollobrigida, terza, Eleonora Rossi Drago, Silvana Mangano (che non partecipò, però, alla finale). Anno di emozioni anche il 1948 quando Miss Italia diviene un concorso a carattere nazionale con l’arrivo dell’Enit al fianco degli organizzatori. Giuria con grandi nomi, tra i quali quello di Totò, presente a Stresa per girare un film con la vincitrice del Concorso, “Totò al Giro d’Italia”, e tre favorite, Anna Visconti, Ornella Zamperetti e Fulvia Franco, che ebbe la meglio. Triestina, rappresentante della bellezza “acqua e sapone”, poi moglie del pugile Tiberio Mitri, la ragazza, 17 anni, fu festeggiata al grido di “Viva Trieste” poiché il suo successo ebbe un particolare significato nel momento di tensione per la rivendicazione d’appartenenza di Trieste all’Italia. Il suo ritorno a casa, in un giorno di ottobre, fu un trionfo: un corteo di automobili accompagnò Miss Italia al posto di blocco del Territorio libero di Trieste e il percorso dal confine alla città vide la folla ferma lungo le strade ad applaudire e a salutare con bandiere e fazzoletti tricolori. Il 1950 è passato alla storia del concorso per la presenza di Sofia Scicolone, in arte Lazzaro, futura Loren, giudicata troppo procace per il titolo (in giuria qualcuno la definì “una spilungona male impostata!”), ma premiata con una fascia appositamente istituita, quella di Miss Eleganza. Nella storia del cinema italiano e poi della fiction tv sono entrate altre ragazze che hanno vissuto l’esperienza di Miss Italia: Stefania Sandrelli, Federica Moro, Anna Kanakis, Maria Grazia Cucinotta, Anna Falchi, Martina Colombari, Anna Valle.

La proclamazione delle vincitrici va in onda per la prima volta alla radio proprio nel 1950; le Finali di Miss Italia arriveranno in televisione nel 1979 e fino al 1987 saranno appannaggio delle reti Fininvest, che trasmettono il programma in differita non disponendo della diretta. Il Concorso attraversa indenne gli anni del ’68, della contestazione, del più acceso femminismo. Nel 1990, su suggerimento dell’allora presidente di giuria Maurizio Costanzo, furono abolite le “misure”: il canonico 90-60-90 non sarà più da allora l’incubo delle partecipanti. Nel 1991 nasce Miss Italia nel Mondo, il Concorso che premia la più bella fra le ragazze italiane residenti all’estero, un riconoscimento ai nostri connazionali emigrati in paesi stranieri. Nel 1994 il Concorso apre le porte a mamme e donne sposate: e Mirka Viola, Miss Italia 1987, detronizzata perché mamma di un bimbo di due anni, si prende la sua rivincita. Nel 1995, tra le finaliste figura per la prima volta una ragazza di colore, Iony Vecchi, nata in Brasile ed in possesso della nazionalità italiana. L’anno dopo una ragazza con le stesse caratteristiche, Denny Mendez, proveniente da Santo Domingo, vince addirittura il titolo. Non era mai avvenuto in 57 anni e l’elezione divide l’Italia. Non manca, nel cammino del Concorso, la curiosità di mamma e figlia elette Miss Italia a distanza di 27 anni, Marisa Jossa nel 1959 e Roberta Capua nel 1986; come la presenza di due sorelle vincitrici del titolo, Layla e Alba Rigazzi, rispettivamente nel 1960 e nel 1965. Nel 1985 per la prima volta al Concorso si iscrive una ragazza portatrice di handicap, Elisabetta Viaggi, 23 anni, sordomuta dalla nascita, diplomata all’Accademia di Belle Arti: si afferma in una selezione romana e conquista la Finale di Salsomaggiore, dove vince il titolo di “Modella Domani”, classificandosi tra le prime dieci. La ragazza è poi divenuta fotomodella. Nel 1988 il Concorso e Raiuno hanno stretto un accordo: i primi 15 anni di collaborazione sono legati al nome di Fabrizio Frizzi, che ha battuto nel ruolo di conduttore ogni record, superando tutti gli altri conduttori, da Pippo Baudo (nove volte) a Mike Bongiorno (un anno, nel 2007, in coppia con Loretta Goggi), Nunzio Filogamo, Enzo Tortora, Corrado, Renato Tagliani, Silvio Noto, Odoardo Spadaro, Andrea Giordana, Daniele Piombi, Marco Columbro, Milly Carlucci. Raiuno ha dedicato a Miss Italia una serata dal 1988 al 1992, una puntata in più nei due anni successivi, tre serate dal 1995 al 1999, quattro dal 2000.

Negli ultimi tempi si è poi preferito ridurre gli appuntamenti, prima a tre e quindi, nel 2011, a due. Nel 1995 ha preso il via la puntata della moda, un’idea di Mirigliani che realizza una magia di Miss Italia: la ragazza della porta accanto diventa, per un’ora, davanti alla vasta platea televisiva, top model con gli abiti di grandi stilisti. Dall’edizione del ‘96, alle normali trasmissioni, si è aggiunta “Miss Italia Notte” nel corso della quale, subito dopo l’elezione della vincitrice, si raccolgono i commenti e le prime interviste. Nel 2013 invece il Concorso lascia la Rai dopo 25 anni di collaborazione e approda su La7, la televisione del gruppo Cairo Editore. Per quanto riguarda invece le sedi, nel 1950 Miss Italia scopre Salsomaggiore, divenuta negli anni la sua sede naturale. Dopo 41 edizioni, nel 2011, le finali si sono spostate a Montecatini Terme, mentre nel 2013 si trasferiscono a Jesolo, che in passato aveva ospitato le Prefinali. Un capitolo a parte meritano le giurie di Miss Italia, composte di personalità dei più diversi settori, dal cinema alla letteratura, al giornalismo, allo sport; giurie che, all’inizio, hanno visto impegnati i nomi di Giorgio De Chirico, Giovanni Guareschi, Totò, Carlo Carrà, Orio Vergani, Leonida Repaci, Arrigo Benedetti, Luchino Visconti, Vittorio De Sica, Giuseppe Marotta, Sem Benelli, Wally Toscanini, Alfonso Gatto e poi Alberto Lattuada, Marcello Mastroianni, Ugo Tognazzi e che, negli ultimi anni, sono state presiedute da Maurizio Costanzo per due anni, Gina Lollobrigida, Alain Delon, Lina Wertmuller, Valeria Marini, Alberto Tomba, Yuri Chechi, Mike Bongiorno, Dino Risi e Catherine Deneuve, Alberto Sordi, Paolo Bonolis, Sofia Loren, Raimondo Vianello e Sandra Mondani, Claudia Cardinale, Giorgio Panariello. Poi, nel 2005, presidente di giuria è l’attore Bruce Willis, sostituito l’anno dopo da Pippo Baudo, poi da Sylvester Stallone e, quindi, da Andy Garcia insieme a Giancarlo Giannini.
Negli ultimi due anni e, in particolare, nel 2014, il rinnovamento del concorso è stato totale. Patrizia mirigliani ha aperto il concorso alle ragazze fino a 30 anni di età, alle “nuove italiane!”, ragazze cioè nate nel nostro paese da genitori stranieri e non ancora in possesso della cittadinanza e, sempre più alle curvy. Magnolia e Simona Ventura, nuova conduttrice delle Finali e grande nome della nostra televisione, hanno ravvivato la programmazione tv de La7. Insomma come diceva Edmondo Berselli.
«Nello show di Miss Italia – scrive Edmondo Berselli nel libro pubblicato da Mondadori per i 70 anni del Concorso – siamo coinvolti tutti. Bellezza, intelligenza, cultura, competenza, professionalità sono tutti ingredienti del film nuovo che stiamo vivendo, da spettatori, da protagonisti, e da comparse. In fondo, allora, durante questa continua rappresentazione, tutta contemporanea, in presa diretta, non è una forzatura dire che Miss Italia siamo noi».